mercoledì 24 novembre 2010

SUA MAESTA' IL MONTEBORE...ed il mio RISOTTO!

In questo ultimo mese, credo di avervi fatto la cosiddetta "capa tanta" parlandovi dei formaggi della val Borbera e, particolarmente, quelli prodotti dal Caseificio-Agriturismo Vallenostra.Ricotta, Mollana, Borberine...Ma all'appello mancava il principe, anzi il re tra questi formaggi, il MONTEBORE.Unico e raro, incredibilmente buono sia mangiato in purezza, sia amalgamato in particolari ricette.
Per onor di cronaca vi riporto la storia del Montebore e la descrizione, come la trovate sul sito del caseificio:
L'anno 1489 a Tortona si celebravano le nozze fra tra Isabella d’Aragona e Gian Galeazzo Sforza, nipote di Ludovico il Moro. Cerimoniere era Leonardo da Vinci, straordinario genio dell'arte e della scienza ma anche attento gastronomo: il Montébore fu l'unico formaggio invitato a tanta nobile tavola.
Ma la storia di questo formaggio rarissimo è molto più antica e la si fa risalire dell’arte casearia dei monaci dell’abbazia benedettina di Santa Maria di Vendersi, sul Giarolo, il monte attorno al quale si sviluppano le tre Valli Grue, Curone e Borbera, già fra il IX e l’XI secolo.
Il Montébore è prodotto con un 75% di latte bovino (proveniente dalle belle mucche Brune Alpine, Tortonesi, Genovesi e Cabannina) e 30% di latte ovino.

La produzione del Montébore cessa dopo la seconda guerra mondiale: le valli si spopolano, le tradizioni contadine rischiano l'abbandono e la dimenticanza.
Solamente nel 1999 Maurizio Fava, del locale Presidìo Slow Food, rintraccia Carolina Bracco, ultima depositaria della tecnica casearia tradizionale, e recupera il Montébore alla produzione, seguito poi fedelmente dagli ambasciatori del Montébore nel mondo, Roberto Grattone e Agata Marchesotti, della Cooperativa Vallenostra, oggi unici produttori al mondo del Presìdio Slow Food Montébore.

Non trovate sia una storia bellissima?Beh, a questo punto ve lo presento
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Personalmente, a seguito delle mie fughe enogastronomiche in quei di Tortona e dintorni, l'ho provato in qualunque salsa:nei risotti, sugli gnocchi, nello sformato, in insalata...e non c'è stato piatto che non mi abbia appassionato.
Tornata a casa col mio bel carico, mi sono detta che era venuto il momento di realizzare quel risotto.Un risotto sospeso nella mia mente da tre anni(!), dopo averlo letto da Stella.
Se da lei ho preso spunto sommariamente per il procedimento, il resto è totalmete farina del mio sacco.Ho fatto delle scelte dettate dal solito desiderio di far risaltare al massimo la bontà delle materie prime che avevo a disposizione, esaltandole con una preparazione leggera e gustosa.
Credo di aver realizzato uno dei più buoni risotti che abbia fatto in vita mia.L'auto encomio è però stato avvalorato dall'approvazione sia del fidanza(il primo a cui l'ho fatto) ed i miei genitori(che hanno provato la replica).Paganini, sto giro, ha imbroccato! :D

RISOTTO AL MELOGRANO, MONTEBORE E SALVIA

160 gr di riso integrale messo in ammollo una giornata
500 ml di acqua
12 foglie di salvia dell'orto dei miei
2 melograni belli cicciosi dell'albero dei miei
100 gr di Montebore
Sale

Per prima cosa fate una sorta di tisana facendo bollire 8 foglie di salvia nell'acqua, con un poco di sale grosso.Tenete in caldo.
Sgranate i melograni(con guanti, sennò vi troverete le manine giallo marron) e centrifugandoli(o frullandoli), ricavatene un bicchiere di succo.Con la centrifuga eviterete che la cucina subisca un trattamento splatter ;), oltre ad ottenere un succo perfetto.
Prendete quindi una pentola e aggiungete sul fondo due cucchiai di tisana, ed il resto della salvia tritato.Fate appassire la salvia ed aggiungete il riso, portandolo a tostatura.Aggiungete pian piano la tisana per portare pian piano il riso a cottura.Qualche minuto prima del termine della cottura, aggiungete il succo di melograno ed amalgamatelo al risotto.
Cotto il risotto, toglietelo dal fuoco e mantecatelo con il Montebore a cubetti.
Servite e gustate chiudendo gli occhi :D
Sentirete la dolcezza del Montebore con il restrogusto dolce acido del melograno, col profumo della salvia, sublime!
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17 commenti:

giusy farena ha detto...

Lo dico sempre che i monaci hanno fatto delle cose squisite!
Questo splendido formaggio "gioiello" ne è la conferma!!!
Una vera meraviglia! Chissà che sapore!
Il risotto è un dipinto!
Buona giornata!

Günther ha detto...

bella la storia di questo formaggio ma anche il risotto, mi sa che farò una prossima incursione in zona

MilenaSt ha detto...

Ho terminato le melagrane a disposizione, ma non appena ne procurerò dell altre proverò il tuo risotto (senza Montebore, sigh!): mi piace molto l'idea della tisana di salvia!

Luca and Sabrina ha detto...

Non avevamo mai sentito nominare questo formaggio, anche se la forma ha qualcosa di familiare, ma non riusciamo a ricollegare! Vorrà dire che cercheremo di reperirlo anche noi, in un risotto delicato come il tuo ci deve stare divinamente, ma anche sulla piadina calda ce lo vediamo benissimo!
Bacioni da Sabrina&Luca

Alessandra ha detto...

Ohhhh, quel formaggio mi fa venire attacchi di fame, e' troppo bello, un capolavoro!!!

Ed il risotto pure, golosissimo :-)

ciao
Alessandra

Unknown ha detto...

il tuo risotto è molto interessante...purtroppo non credo di riuscire a reperire questo formaggio...mannaggia!

stelladisale ha detto...

uh il risotto di adrenalina di ironblog che ricordi :-)
bacioni buona giornata

Serena ha detto...

L'aspetto del Montebore è tutto un programma, ma anche il tuo trionfale risotto e l'insolito metodo della "tisana" sono affascinanti!

accantoalcamino ha detto...

Sembra una torta di nozze (non so se è un complimento o meno ;-) )sta di fatto che il tuo valorizzarlo fa si che noi (comune mortali) ci riempiamo gli occhi ed i sogni con questo formaggio che prima o poi io verrò a comperare lì, in loco, perchè voglio conoscere la tua "pecorella adottata" :-D

Benedetta ha detto...

Seeenti, io sono contenta della capa tanta perchè ero assolutamente ignorante sul Montebore, e non potevo certo continuare su questa strada! Quindi grazie Saretta...ovviamente qua non sanno nemmeno come si scrive, posso provare solo in una gastronomia molto fornita..se lo provo ti dico, tanto lo so già che come hai scritto tu finira' sugli gnocchi..che bontà!
un abbraccio!

Lo ha detto...

uhhh a parte che questo formaggio ha un aspetto davvero particolare...ma questo risottino così acconciato che meraviglia! un bacione

cat ha detto...

Ma è un piccolo capolavoro! 'e vero ricorda un po' una torta nuziale, ma anche una collina fortificata, un castello di sabbia...come hai fatto a mangiarlo ;O)
ciao sSretta, un saluto a tre piani, il cat

cat ha detto...

vlv dr c Saretta!

ღ Sara ღ ha detto...

questo risotto è Meraviglioso Saretta!!!! che bei colori ha!!!! il formaggio pure....che delizia!

Saretta ha detto...

Giusy:eheh la sanno lunga!Grazie di tutto!
Gunther:vacci vacci che merita!
Milena:grazie!
Luca e Sabrina:con una piada DOC dev'essere divino, confermo!!!baci
Alesandra:vero che è stupendo?Grazie x il risutin!baci
Mila:mai dire mai...
Stella:miiii mi saembrava ieri e sono passati 3 anni!!!!aiutoooooooo
Onde:ma grazie mia cara!smack
Libera:il tuo è un mega complimento e, spero tu possa assaggiare quel capolavoro prima o poi!baci
Benedetta:ma grazie gioia!Spero tanto tu riesca a trovarlo e..fonderlo sugli gnocchi!baci
Lo:Grazie gallinella cara!
Cat:oh grazieee, che belle immagini calzanti!
Sara:che carina che sei mille grazie!

terry ha detto...

Ma che bel risottino!... melogrno e salvia... uniti cremosamente da questo formaggio unico! a trovarlo!!!...te l'ho detto che prima o poi ci andrò lì! :)
baci stelluzza!

Jasmine ha detto...

Adoro il melograno e sono sempre alla ricerca di ricette che lo includano!! :)

Tra parentesi, ti stai concentrando per trovare una ricettina per il mio contest? http://www.labna.it/contest-mettere-radici.html

Un abbraccio!!
J.

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